Quest’anno il viaggio della Fiat 500 attorno al Friuli inizia già il sabato, con una giornata all’insegna della scoperta della Pedemontana pordenonese e della magnifica Valcellina. A farci da guida
gli operatori dell’Ecomuseo regionale Lis Aganis (le fate dell’acqua secondo la mitologia friulana). Un museo diffuso, che si sviluppa sul territorio grazie a varie cellule ecomuseali che sono state
meta del nostro viaggio di scoperta. Partenza alla mattina da Maniago, e più precisamente dalla cellula ecomuseale del Museo del’arte fabbrile e delle coltellerie, ospitato presso il Coricama.
Dopo la pausa caffè arrivo a Cavasso Nuovo per visitare la mostra Scuole professionali ed Emigrazione all’interno del palazzo Polcenigo-Fanna. L’imponente palazzo del XVI secolo, chiamato anche
Palazat, ospita la sezione Lavoro ed emigrazione del museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi.
A pranzo degustazione degli imperdibili prodotti locali dal Paniere delle Dolomiti friulane, scoprendo così i sapori tipici di questo territorio. Nel primo pomeriggio tappa a Navarons di Meduno per la visita a Casa Andreuzzi, cellula ecomuseale nata per tramandare la memoria dei Moti insurrezionali friulani avvenuti tra il 16 ottobre e l‘8 novembre 1864.
Poi nuovamente visita ai borghi di Frisanco e Poffabro, tra i più belli d’Italia, che già abbiamo conosciuto nella prima tappa dello scorso anno.
Spazio in seguito a un bagno nelle fresche acque montane ad Andreis, paese situato all’inizio della Valcellina, oppure visita al suo museo etnografico (dedicato alla vita di un tempo) o, per chi
lo desidera, giro del lago della vicina Barcis.
Da qui, partenza e arrivo allo stabilimento dell’acqua Dolomia di Cimolais, tra gli sponsor della nostra carovana. In seguito nella vicina Claut visita guidata al museo della Casa clautana e alla medievale
Cjasa da Fum.
Infine il borgo di Casso, definito nido d’aquile per essere abbarbicato sulla montagna sopra la diga del Vajont, dal quale si può dare uno sguardo al territorio segnato dal tragico evento del 1963.
Conclusione con la cena dell’associazione Insieme par Cas a base di piatti della tradizione locale, prima di andare a dormire o nelle tende a Poffabro o in albergo a Erto e Maniago.